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La ricerca di Pastorello mostra un linguaggio in continua evoluzione, incessantemente reinventato, un percorso che mixa abilmente la bidimensionalità dei grandi maestri del passato, gli accorgimenti spaziali dell’illustrazione e i colori stranianti del mondo ludico-pop. L’artista porta avanti una riflessione sulle potenzialità del mezzo pittorico dando vita a una realtà complessa, mutevole, a un universo iper-iconico. La pittura come forma pura, un fenomeno psicofisico che si manifesta e di cui l’uomo è solamente uno strumento necessario affinché l’opera possa compiersi: un quadro è una semplice superficie dipinta ma è anche il luogo in cui si crea l’occasione, per la bellezza in tutte le sue forme, di prendere corpo. Dipingere per l’artista è una sfida rivolta alla storia dell’arte ma è anche l’ultima possibilità di una esistenza metafisica.
Pastorello – Giovanni Manunta (Sassari, 1967), vive e lavora fra Sassari e Roma. Ha esposto in numerose mostre personali: Per Me Lo So, May Mask, Cagliari, 2016; Pastorello (Giovanni Manunta) – Tante cose belle Bonaire Contemporanea, Alghero, 2016; I giardini dell’Eden, Pinacoteca C. Contini, Oristano, 2014; Buon sangue non-mente, Studio Ass. Design?, San Benedetto del Tronto, 2013; Come Pittura, Galleria Colombo, Milano, 2013; Io non sono qui, Salone Frigiolini, Lodine(NU); 2015 Giovanni Manunta Pastorello, Galleria Marconi, Cupra Marittima(AP); 2010 Salve Maria, Museo MAN, Nuoro, 2008. E collettive: Il Cuore Conserva Tutto, Cantine Surrau, Arzachena (OT), 2019; L’arte che protegge, Palazzo dei Capitani Ascoli Piceno, 2019; Selvatico (fantasia-fantasma), Palazzo Sforza, Cotignola, 2017; Sapiens Sapiens, Galleria Lem, Sassari, 2014; Fuori! Artisti, Fondazione Sandro Penna, Torino, 2013; Ciò che l’arte lascia trasparire, Museo di Lissone, Lissone(MI), 2013; Something Else!!!, Galleria Antonio Colombo, Milano, 2012.
Pastorello’s research expresses a style in continuous evolution, an ever-changing reinvention that cleverly mixes the erstwhile great masters’ bi-dimensionality, spatial tricks with the estrangement of ‘ludic-pop’ colours. The artist carries out considerations on the potentials of painting as a vehicle creating a complex volatile reality, an ‘hyper-iconic’ universe. Painting as pure form, a revealing psychophysical phenomena in which human beings are merely used for the piece’s fulfilment: a painting is not only a painted surface but also an opportunity for beauty (in all its forms) to manifest themselves. To paint, is for the artist, a challenge to the history of art but is also the last chance for a meta-physical existence.
Pastorello – Giovanni Manunta (Sassari, 1967), leaves and works between Sassari e Roma. He displayed his work at many solo exhibitions: Per Me Lo So, May Mask, Cagliari, 2016; Pastorello (Giovanni Manunta) – Tante cose belle Bonaire Contemporanea, Alghero, 2016; I giardini dell’Eden, Pinacoteca C. Contini, Oristano, 2014; Buon sangue non-mente, Studio Ass. Design?, San Benedetto del Tronto, 2013; Come Pittura, Galleria Colombo, Milan, 2013; Io non sono qui, Salone Frigiolini, Lodine(NU); 2015 Giovanni Manunta Pastorello, Galleria Marconi, Cupra Marittima(AP); 2010 Salve Maria, Museo MAN, Nuoro, 2008. Collective exhibits: Il Cuore Conserva Tutto, Cantine Surrau, Arzachena (OT), 2019; L’arte che protegge, Palazzo dei Capitani Ascoli Piceno, 2019; Selvatico (fantasia-fantasma), Palazzo Sforza, Cotignola, 2017; Sapiens Sapiens, Galleria Lem, Sassari, 2014; Fuori! Artisti, Fondazione Sandro Penna, Turin, 2013; Ciò che l’arte lascia trasparire, Museo di Lissone, Lissone (MI), 2013; Something Else!!!, Galleria Antonio Colombo, Milan, 2012.